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ALESSANDRIA DELLA ROCCA, IN TANTISSIMI ALLA FIACCOLATA PER IL 23ENNE ACCOLTELLATO (fotogallery)

Una distesa infinita di gente per stringersi attorno al dolore della famiglia di Vincenzo Giovanni Busciglio, il 23 enne ucciso accoltellato ad Alessandria della Rocca. “So che siete vicini al nostro dolore e vi ringrazio. Siete tantissimi, questo è il risultato perché mio fratello era un’ottima persona”, ha detto la sorella di Vincenzo Giovanni Busciglio, al termine della fiaccolata che ha scosso Alessandria della Rocca.

Tantissima gente, tantissime fiaccole anche per dire “mai più” alla violenza.  Una folla per testimoniare l’affetto al giovane ucciso, ma anche per dire che Alessandria è un paese di brava gente. “Siamo affranti. Abbiamo sfilato in silenzio per le vie del paese, sostando in chiesa, raccolti in preghiera. La chiesa non riusciva ad accogliere tutta la gente presente. Abbiamo proseguito con i lumini accesi passando sotto le luminarie spente e già collocate per la festa di San Giuseppe che è stata annullata. Siamo arrivati davanti la casa di Vincenzo dove la sua famiglia ha partecipato ad una veglia di preghiera. Abbiamo apprezzato la partecipazione dei nostri fratelli di Bivona, Cianciana, Santo Stefano e dei loro sindaci e amministratori.
È stato un momento di vera commozione e di reazione all’immane tragedia che ci ha colpiti. Vogliamo che si sappia che Alessandria è sopratutto questa”, sottolinea Carmelo Burgio, ex segretario generale del Comune di Sciacca a nativo di Alessandria della Rocca.

“Ciao Vincenzo, stasera eravamo in tanti, siamo arrivati da tutti i paese del circondario, sai?” A scrivere è Daniele Guastella, cantante alessandrino che ha partecipato per Sciacca a Mezzo giorno in famiglia. e aggiunge: “C’era un silenzio surreale, che mai avevo ascoltato prima, un silenzio rispettoso e profondo, che però faceva tanto rumore. Ho guardato i volti delle persone, tesi, tristi, paralizzati dal dolore, con gli occhi lucidi. Nessuno osava proferire parola. La chiesa non è riuscita a contenerci tutti. Arrivando alla fine di via Umberto mi sono girato e ho visto una marea di gente e di candele accese…ho pianto. Poi, il momento più doloroso, davanti casa tua. Abbiamo pregato e ascoltato le parole di tua sorella. E quando don Salvo ha detto che il corteo era finito, nessuno voleva andare via… quasi a volere dare tutto il proprio conforto alla tua famiglia. Ciao Vincenzo. Perdonaci se non siamo riusciti a salvarti dalla mano di Caino”.

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