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AL LIDO SALUS “GRAZIE” A QUALCUNO I MEZZI DI SOCCORSO E PULIZIA NON POSSONO ACCEDERE SULLA SPIAGGIA

Può una Istituzione, come il Comune, subire una situazione di pericolo e nel contempo di impossibilità a garantire l’igiene pubblica in una delle più belle e storiche spiagge come il Lido Salus? La risposta è si. Nonostante le ripetute e annuali segnalazioni effettuate anche dal nostro giornale.

MEZZI DI SOCCORSO. Cominciamo con l’ipotesi più grave. Mettiamo il caso che sia necessario l’intervento di un’ambulanza perchè qualcuno sulla spiaggia venga colto da malore. Non c’è un accesso che consenta al mezzo di arrivare in prossimità della spiaggia. L’ambulanza dovrebbe fermarsi sulla via Lido e medici e infermieri dovrebbero inoltrasi a piedi per raggiungere la spiaggia. Il tutto con le attrezzature e l’eventuale barella. Giungere sulla spiaggia è impresa da Indiana Jones.

PULIZIA SPIAGGIA. Si può effettuare solo manualmente. I mezzi meccanici non possono accedere perchè il tratto sabbioso che collegava il Lido Salus con la Tonnara è stato inghiottito dall’erosione del mare. Non c’è altra possibilità per consentire al mezzo meccanico di giungere sulla spiaggia.

QUEL CANCELLO COLLOCATO DA UN PRIVATO. L’impossibilità di accedere sulla spiaggia con un mezzo di soccorso o di pulizia nasce dal fatto che un privato, qualche anno fa, ha recintato un fazzoletto di terreno, di pochissimi metri quadrati, che consentiva l’accesso diretto alla spiaggia. Su quel fazzoletto di terreno nulla è consentito realizzare. L’Istituzione comunale, in particolare l’Amministrazione comunale, dovrebbe agire tempestivamente nei confronti del privato, anche utilizzando l’esproprio, o almeno l’uso.  Vi è una motivazione qualificata e urgente, anzi due. La prima è quella di consentire ai mezzi di soccorso di giungere in spiaggia. La seconda è di ordine inerente l’igiene pubblica.

E’ solo questione di volontà. Noi del Corrieredisciacca abbiamo scritto diverse volte. Lo facciamo ancora e continueremo a farlo. Ma soprattutto saremo in prima linea nel denunciare l’Istituzione comunale di un’inerzia inspiegabile a fronte di rischi per la collettività.

Filippo Cardinale

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