SCIACCA. Oltre alle imbarcazioni di varie dimensioni, ai pontili della Lega Navale di Sciacca approdano rifiuti di ogni genere. Rifiuti spinti non da eliche ma dalle correnti, specie quando spira lo scirocco. O meglio, rifiuti “navigano” a seconda dalla provenienza dei venti, per lo più incidono scirocco e ponente. E allora tutto quanto vi è all’interno delle acque portuali viene sballottato con la conseguenza che l’area dei pontili della Lega Navale diventa “un’isola ecologica” nella quale si danno appuntamento tutti i vari rifiuti.
Non è, certamente, una bella cartolina della Sciacca diportistica. Le imbarcazioni ormeggiate sono aggredite da rifiuti di ogni genere offrendo uno spettacolo poco edificante. Ma il paradosso è che esiste, ed è ormeggiato, il battello ecologico che ha la funzione di ripulire le acque portuali raccogliendo i rifiuti e rimuovendo subito la cartolina di degrado. Invece, no. Il battello ecologico è ormeggiato e lì sta godendosi inerme la marea dei rifiuti disseminati.
Il solito limite di una città che si dichiara turistica e che ha la presunzione di “offrire” possibilità “esperenziali” e “identitarie” che dovrebbero attrarre i turisti e stupirli. E’ molto difficile nella nostra Sciacca fare turismo quando mancano i servizi essenziali e manca il presupposto basilare: una pulizia costante, giornaliera.
Filippo Cardinale
