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Agrigento capitale italiana della cultura 2025, Mangiacavallo: “Subito al lavoro per cogliere questa immensa opportunità”

AGRGENTO- “La gioia nasce per il riconoscimento non solo del lavoro fatto instancabilmente nel corso dell’ultimo anno e mezzo, ma per un riconoscimento per Agrigento e la provincia che da tempo meritavano di essere inserite nel contesto nazionale e internazionale per le peculiarità, le ricchezze, per le criticità e i paradossi che nell’arco dei secoli ha presentato e che oggi vengono considerati dei punti di partenza non per la città che abbiamo, ma che vogliamo”. Lo ha detto il presidente del Consorzio universitario, Nenè Mangiacavallo, in merito alla nomina di Agrigento quale Capitale italiana della cultura 2025.

“Questo riconoscimento permetterà una ulteriore crescita culturale, ma anche sociale, economica, imprenditoriale e occupazionale, in maniera che Agrigento possa tornare meritatamente – ha spiegato – nella dimensione che ha avuto nei secoli: città protagonista che con i romani, gli arabi, i greci, con francesi e spagnoli ha dimostrato di meritare.  Si chiude una fase, ma se ne apre un’altra più importante. Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini della provincia che devono sentirsi orgogliosi di avere ottenuto questo riconoscimento, dovranno essere loro i protagonisti dell’impegno che ci porterà al primo gennaio del 2025. Dovranno essere loro a convincersi dell’opportunità economica e sociale di una realtà che torna allo splendore dei secoli scorsi”.

“Ci sono state anche le lacrime, non solo le mie. L’assunzione di responsabilità più grande va proprio nei confronti di questa gioia, aspettativa, volontà che si è costruita”. Lo ha detto Roberto Albergoni, progettista del dossier che ha fatto diventare Agrigento capitale italiana della cultura 2025.  “Ogni elemento che ha contribuito alla costruzione del dossier, ha contribuito alla vittoria finale – ha spiegato – . Abbiamo messo in relazione le ricchezze del territorio con una scommessa e visione del futuro”.
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