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ACQUA, RISOLUZIONE CONTRATTO: MIZZICA COMINCIA IL PRESSING

Oggi l’associazione Mizzica, nel ricordare che il sindaco in campagna elettorale aveva detto che da una lettura del contratto ci sarebbero le condizioni della rescissione, torna a sollecitare l’avio delle procedure che devono condurre ad una risoluzione del contratto.

Per Mizzica, le diffide inviate dal sindaco a Girenti Acque, “continuano ad essere buchi nell’acqua: azioni non efficaci, ma solo e soltanto ulteriori perdite di tempo”.

L’associazione oggi sostiene che la città si attende un netto cambio di rotta dell’amministrazione comunale nel rapporto col gestore. E si ricorda il malessere della cittadinanza, l’esposto presentato, alcuni giorni fa, da residenti e commercianti del centro storico – e, di contro, ad azioni politiche sterili ed inefficaci. A proposito, oggi in via Licata doveva esserci una fornitura idrica, ma ci viene riferito che l’acqua non è arrivata.

Il sindaco di Sciacca in virtù del mandato elettorale, per Mizzica ha il dovere civico e morale di essere portavoce delle istanze dei Cittadini all’interno dell’ATI.

E poi gli interrogativi: quando il Sindaco Valenti chiederà all’ATI, in forma ufficiale, di procedere alla risoluzione del contratto? Quando si smetterà di mandare le solite e inefficaci diffide ?

Al sindaco è stato chiesto di relazionare pubblicamente – attraverso gli organi di stampa – al termine di ogni riunione dell’assemblea.

Quella di Mizzica è la prima uscita su questo tema, ma sapiamo che ce ne sono pronte tante altre da parte delle forze politiche. Il tema acqua è centrale, più di tanti altri, le affermazioni fatte in campagna elettorale devono diventare adesso atti concreti. Anche se non possiamo dimenticare quello che su questo stesso argomento dicevano i precedenti sindaci, e cioè che di fronte ad una volontà di rescissione bisogna tenere conto di un contratto che darebbe poche possibilità agli enti locali.

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