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Acqua pubblica, appello alla responsabilità

“Non auspichiamo un colpo di spugna ma abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la sua puntuale applicazione, con l’accertamento tassativo dei requisiti da parte della commissaria e dell’Ati”. Questa la posizione del coordinamento provinciale delle associazioni per l’acqua pubblica, sulla proposta di legge attualmente in discussione in Parlamento, che all’art.19 vorrebbe abrogare il comma 2 bis dell’art.147 dlgs.152/06, ovvero togliere ogni possibilità di gestione autonoma ai Comuni che ne avrebbero i requisiti.

“Gli enti locali, lo sappiamo – dice oggi il coordinamento Titano, non sono perfetti e non sempre sono un esempio di gestione oculata della cosa pubblica, ma costituiscono un potere vicino ai cittadini, rispetto al quale è ancora possibile proporre, controllare e protestare”.

Il coordinamento manifesta poi forte preoccupazione sulle condizioni di deterioramento del servizio reso dalla Gestione Commissariale a seguito dei provvedimenti del tribunale fallimentare, che impongono alla gestione prefettizia di farsi autorizzare preventivamente ogni voce di spesa da un Giudice Delegato. Titano in questi giorni ha più volte segnalato la necessità di accantonare velocemente la gestione commissariale in favore del nuovo gestore pubblico: “Ma ancora la Commissaria Regionale, l’Assemblea Territoriale Idrica, i Sindaci – dice il coordinamento – non producono il risultato da tutti da troppo tempo atteso. Anzi, recenti movimenti politici bipartisan (sia da ambienti di centro-destra che di centro-sinistra) hanno semmai dimostrato la volontà politica di contrastare in ogni modo la nascita della consortile pubblica ostacolando, con vari espedienti, la doverosa cessione delle reti del consorzio TreSorgenti (disposto dal Tribunale Superiore delle Acque con una sentenza del 2014, sette anni fa)”.

Altro motivo di forte preoccupazione, secondo Titano sarebbe la permanenza di gravi irregolarità all’interno del Piano d’Ambito, votato dall’Assemblea il 29 dicembre 2020. Per il coordinamento si deve accelerare sulle procedere senza più indugi all’accertamento dei requisiti ex art. 147, sulla eliminazione delle proroghe temporali per l’adesione all’azienda consortile, non previste da alcuna norma; procedere alla determinazione in assemblea del capitale sociale e delle quote spettanti i singoli consorziati e la nomina delle figure di vertice del consorzio; assicurare la sostenibilità finanziaria di tutti i capitoli di spesa.

“Oggi l’intera assemblea territoriale – conclude Titano – ha la grande occasione di chiudere i conti con il passato delle privatizzazioni e delle inefficienze, e assicurare ai cittadini un servizio pubblico finalmente degno di un paese civile! sindaci siate responsabili, fate gli interessi dei vostri cittadini”.

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