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ACQUA, LA VALENTI “BACCHETTATA” DAI COMMISSARI PREFETTIZI. A RISCHIO L’ORDINE PUBBLICO

Nella giornata di ieri, 11 ottobre, scoppia la guerra tra il presidente dell’ATI, Francesca Valenti, e i commissari prefettizi che gestiscono la Girgenti Acque. Botta e risposta nella stessa giornata, in cui la risposta della Gestione Commissariale è, quanto meno, allarmante per diversi aspetti. E degli effetti della viene avvertito il Prefetto.

LA DISPOSIZIONE DELL’ATI A FIRMA DELLA VALENTI E DEL DIRETTORE IACONO. La vicenda nasce con una disposizione che riguarda i Comuni di Raffadali e Favara. Ma è destinata anche a deflagrazioni in altri Comuni e lo spiega la gestione commissariale. Il Presidente dell’ATI, con una nota inviata alla Gestione Commissariale della Girgenti Acque e ai Comuni di Raffadali e Favara, “dispone che nelle more della riattivazione e definizione (in ogni caso già nella misura del 95%) delle attività obbligatorie di installazione contatori presso tutte le utenze ubicate nei territori dei Comuni di Favara e Raffadali, il Gestore in via provvisoria applichi la tariffazione a forfait, pari alla media della tariffa d’ambito; a verificata conclusa l’attività di installazione dei contatori, si applicherà la tariffa a consumo ai sensi della normativa vigente”.

Un tempo di 12 mesi di proroga in cui anche chi ha il contatore, secondo il presidente dell’ATI, deve pagare a forfait. Dunque, un cittadino che dispone di contatore, anziché pagare per l’effettivo consumo, pagherà una tariffa a forfait. E vai con l’uso indiscriminato dell’acqua pubblica!

LA RISPOSTA DEI COMMISSARI PREFETTIZI. Avviene nella stessa giornata e nel giro di qualche ore. Viene evidenziato l’aspetto della legittimità della disposizione, ma ancore più grave dell’ordine pubblico. 

” Si prende atto della nota prot. 3380 del 11 ottobre 2019 a firma del Presidente dell’ATI AG9 relativa alla riduzione, di fatto, delle tariffe nei comuni di Raffadali e Favara, con un passaggio indiscriminato di tutte le utenze da misura a forfait, anche quelle dotate di contatore regolarmente funzionante, per evidenziare che, a prescindere da qualunque considerazione su competenza e legittimità della stessa, questa gestione commissariale verrà in questo modo privata di risorse essenziali per la sua sopravvivenza, con conseguenze imprevedibili per il servizio sul territorio”. Scrivono in premessa i due commissari prefettizi Venuti e Dell’Aira.

Poi la lunga nota dei commissari prefettizi continua: “Peraltro, escluso che la stessa sia subentrata in obblighi di investimento che gravano sul concessionario, ogni sollecito alla esecuzione dei meccanismi di adeguamento delle misurazioni non può prescindere da opportuno finanziamento a carico dell’unico soggetto oggi obbligato, ovvero codesta Assemblea”.

Venuti e Dell’Aira avvertono: “Tanto premesso, anche al fine di evitare spiacevoli impugnative, che serviranno soltanto a generare gravi problemi anche di ordine pubblico, specie in una fase temporale in cui gli organi di polizia si stanno impegnando nel sanzionare ogni abuso nella fruizione del bene pubblico acqua, si invita a rivedere con urgenza il deliberato, adeguandolo a legge e soprattutto limitandone gli effetti alle sole utenze non interessate al progressivo e ipotizzato mutamento di prezzo (si segnala che allo stato il deliberato appare anche finalizzato a consentire un incremento del consumo indiscriminato, con evidenti riflessi negativi sulla regolare continuità della distribuzione, oggi già adeguatamente incrementata proprio nei due comuni cui la determina di riferisce)”.

LA DISPOSIZIONE DELL’ATI SEGNALATA AL PREFETTO PER QUESTIONE DI ORDINE PUBBLICO. “Inutile aggiungere poi- continua la risposta dei commissari prefettizi- che la posizione assunta finirà per determinare analoghe pretese nei vari comuni in cui l’applicazione delle tariffe vigenti rende già problematica la gestione economica dell’attività imposta dai provvedimenti prefettizi. L’odierna segnalazione viene al contempo rimessa a S.E. il Prefetto di Agrigento per le iniziative di sua competenza anche in tema di ordine pubblico e di regolare fornitura del servizio pubblico essenziale”.

CONSEGUENZE IMPREVEDIBILI PER IL SERVIZIO SUL TERRITORIO. Non può sfuggire un passaggio della nota di risposta dei commissari prefettizi che è conseguenza della disposizione della Valenti. “Questa gestione commissariale verrà in questo modo privata di risorse essenziali per la sua sopravvivenza, con conseguenze imprevedibili per il servizio sul territorio.

Dunque, i commissari prefettizi, rispetto alla disposizione del presidente dell’ATI Francesca Valenti, gettano l’allarme sia sul regolare svolgimento del servizio in tutta la provincia, sia sull’ordine pubblico. Sembra la storiella del pastorello che gridava al lupo al lupo. Qui c’è di mezzo il bene vitale dei cittadini, l’acqua. Un servizio che rischia di saltare. Sembra impossibile? Eppure…la storiella del pastorello che gridava al lupo al lupo ha una forte morale.

Filippo Cardinale

 

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