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ABUSO D’UFFICIO AGGRAVATO, INIZIATO IL PROCESSO A MARINELLO, PANEPINTO E A 4 SINDACI

Si è celebrata, stamattina, la prima udienza del processo per abuso d’ufficio aggravato,  a carico di Vincenzo Marinello (47 anni), da anni dominus nel settore della raccolta e smaltimento rifiuti,  Giovanni Panepinto (56 anni), ex sindaco di Bivona ed ex parlamentare regionale del PD, Alfonso Frisco (53 anni), sindaco di Alessandria della Rocca, Santo Alfano, sindaco di Cianciana, Filippo Bartolomeo ex sindaco di San Biagio Platani (lo era al momento dei fatti), Francesco Cacciatore, sindaco di Santo Stefano di Quisquina, Salvatore Re, all’epoca dei fatti  segretario e dirigente del settore amministrativo dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo.

Il processo si svolge a Sciacca dinanzi al collegio giudicante composto da Antonio Tricoli (Presidente) e a latere i giudici Anna Guidone e Francesca Cerrone. A rappresentare la pubblica accusa è il Pm Michele Marrone.

L’udienza di oggi è iniziata con l’escussione di alcuni testi del pubblico ministero. Ad iniziare il tenente colonnello Antonio Cesare, all’epoca dei fatti comandante provinciale del Nucleo Operativo Tributario della Guardia di Finanza di Agrigento. L’inchiesta nasce su delega della Procura di Sciacca. Poi è stato escusso il dottore Gabriele Pecoraro, per un periodo segretario dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo, dal 2004 al 2010. Il terzo teste escusso è stata la dottoressa Gabriella Pecoraro, responsabile Finanziario dell’Unione dei Comuni Platani, Quisquina- Magazzino e del Comune di Santo Stefano Quisquina.

La vicenda risale al 9 e all’11 novembre del 2013 ed ebbe luogo a Cianciana, sede dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo e riguarda la delibera della Giunta dell’Unione n. 19 del 9 novembre 2013. Atto amministrativo con cui veniva conferito a Vincenzo Marinello l’incarico di responsabile del settore finanziario dell’Unione dei Comuni anzidetti.

Ad essere processati sono: Vincenzo Marinello (47 anni di Sciacca), attuale presidente della Sogeir Spa e presidente della SRR (fino allo scorso settembre), la società che si occupa su gli aspetti organizzativi della raccolta dei rifiuti, nonché liquidatore della Sogeir Spa, società che fino a pochi mesi fa si occupava della raccolta dei rifiuti in 17 Comuni. E’ difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro; Giovanni Panepinto (56 anni di Bivona), ex sindaco di Bivona ed ex deputato regionale del Pd, difeso dall’avvocato  Antonino Augello del foro di Sciacca; Alfonso Frisco (53 anni, di Alessandria della Rocca), sindaco di Alessandria della Rocca e presidente della Giunta dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo, difeso dagli avvocati Alberto Marolda del Foro di Palermo e Michele Monteleone, del Foro di Sciacca; Santo Alfano (61 anni di Cianciana), sindaco di Cianciana, difeso dagli avvocati Alberto Marolda, Foro di Palermo e Michele Monteleone, del Foro di Sciacca; Filippo Bartolomeo (di anni 54 di San Biagio Platani), sindaco di San Biagio Platani all’epoca dei fatti, poi dimessosi, difeso dagli avvocati Alberto Marolda, Foro di Palermo, e Antonino Gaziano del Foro di Agrigento; Francesco Cacciatore (di anni 46 di Santo Stefano Quisquina), sindaco di Santo Stefano di Quisquina, difeso dagli avvocati Alberto Marolda e Michele Monteleone del Foro di Sciacca; Salvatore Re (di anni 65 di Cianciana), difeso di fiducia dall’avvocato Michele Barbera, segretario e dirigente del settore amministrativo dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo.

Per tutti, l’imputazione è di abuso d’ufficio aggravato. Frisco, Panepinto, Alfano, Bartolomeo e Cacciatore nella loro qualità di componenti della giunta dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo (Frisco è anche presidente dell’Unione). Salvatore Re quale segretario e dirigente del settore amministrativo dell’Unione.

La Procura della Repubblica di Sciacca traccia un profilo di Vincenzo Marinello, ipotizzando il ruolo di “istigatore e beneficiario della condotta dei suoi correi”.

QUESTO L’IMPIANTO ACCUSATORIO PER GLI IMPUTATI che “agendo da pubblici ufficiali nello svolgimento delle funzioni loro proprie, integravano le seguenti condotte”:

Alfonso Frisco, Francesco Cacciatore, Giovanni Panepinto, Filippo Bartolomeo e Santo Alfano approvavano all’unanimità l’atto di indirizzo concernente il conferimento al Marinello dell’incarico di responsabile del settore finanziario dell’Unione dei Comuni Platani Quisquina Magazzolo, giusta deliberazione della Giunta dell’Unione n. 19 del 9.11.2013.

Salvatore Re esprimeva parere favorevole sulla regolarità tecnica di detta deliberazione, sottoscrivendola. Vincenzo Marinello fungeva da beneficiano e istigatore ditale deliberazione, come dimostrato, tra l’altro, dall’invio “spontaneo” del proprio curriculum vitae alla predetta Giunta, lo stesso 9.11.2013, come attestato nella deliberazione medesima, senza alcuna richiesta in tal senso da parte dell’ente in questione.

Alfonso Frisco assumeva, nella spiegata qualità, la conseguente determinazione presidenziale n. 22 del 9.11.2013, mediante la quale conferiva detto incarico a Vincenzo Marinello, dando mandato al segretario dell’Unione per la stipulazione del relativo contratto. Salvatore Re apponeva la formula di immediata esecutività su detto atto.

L’11 novembre 2013 Salvatore Re e Vincenzo Marinello stipulavano il “contratto individuale di lavoro per rapporto di lavoro a tempo determinato e orario parziale , mediante il quale si instaurava il rapporto di lavoro in questione, per dodici ore settimanali, attribuendo al Marinello la retribuzione annua prevista dal C.C.N.L. applicabile per la categoria Dl, con indennità di posizione organizzativa pari a 10.000 euro annui, oltre ad indennità di comparto pari a euro 51,90 mensili, il tutto in proporzione all’orario di lavoro settimanale ed in perfetta conformità alle precedenti deliberazione di giunta e determinazione presidenziale.

PER LE DIFESE l’atto di nomina è ampiamente legittimo in quanto è in conformità del regolamento interno dell’Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo,  che prevede ampiamente la possibilità di attingere all’esterno della dotazione organica al fine di individuare idonee professionalità per il conseguimento di specifici obiettivi di programma. Tutto ciò per le difese è accaduto per Vincenzo Marinello che è stato nominato in funzione della predisposizione del Piano Aro dell’Ente.

Filippo Cardinale

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