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33 ANNI FA VENIVA UCCISO BARBARAMENTE PIERSANTI MATTARELLA, “IL PRESIDENTE ONESTO”

Domenica 6 gennatio del 1980 veniva barbaramente trucidato l’allora presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, “il Presidente onesto”.

Il delitto spegneva ogni tentativo di instaurare in Sicilia il primato della Politica quale principale agente del cambiamento sociale. Piersanti Mattarella pagherà con la vita la colpa di aver iniziato a scoperchiare stanze oscure in cui tutto e il proprio contrario avevano trovato il modo di convivere e di avere individuato inconfessabili metamorfosi, inquietanti convergenze, lucrose connivenze.

“Nella capacità di identificare uno sviluppo e di proporre scelte coerenti di carattere produttivo che garantiscano una crescita economica, sociale e civile dell’Isola, c’è anche la risposta essenziale all’eliminazione delle ragioni di fondo del prosperare della mafia nella nostra Regione.” Così si esprimeva davanti all’Assemblea Regionale il Presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, il 20 novembre 1979.

A meno di due mesi dall’attentato nel quale sarebbe rimasto ucciso, e all’indomani dei gravissimi assassini del giudice Terranova e del maresciallo Mancuso, Mattarella riportava il dibattito sulla mafia nelle sedi istituzionali.

Per affermare che occorreva andare oltre “alla identificazione dei momenti repressivi, di lotta da parte degli organi istituzionali a ciò preposti: le forze dell’ordine e la magistratura.”
Per ribadire con forza che il problema mafioso non era solo un problema di ordine pubblico, ma un problema squisitamente politico, che pertanto necessitava di risposte politiche. Per sostenere che la mafia la si combatteva in primo luogo nelle sedi istituzionali, con gli strumenti propri della politica.

 

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